La Commissione federale per l’infanzia e la gioventù (CFIG) chiede un intervento rapido e a lungo termine per rafforzare la salute mentale dei giovani. Nel suo documento di posizione, la CFIG raccomanda di adottare misure di promozione sin dalla prima infanzia.
Il diritto dei minori di godere del miglior stato di salute possibile, riconosciuto dall’articolo 24 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo, comprende anche la salute mentale. Tuttavia, una percentuale compresa tra il 13 e il 20% dei bambini e degli adolescenti è affetta da un disturbo mentale comprovato, mentre un giovane su quattro presenta sintomi di problemi psichici. Particolarmente colpite risultano essere le giovani donne e le persone con esperienze di discriminazione.
Secondo la CFIG, un migliore accesso a un’offerta di cure adeguata e a bassa soglia sin dalla comparsa dei primi sintomi è assolutamente prioritario al giorno d’oggi. A questo sforzo devono però associarsi un monitoraggio che permetta di disporre di dati attendibili, misure di prevenzione e promozione della salute mentale sin dalla prima infanzia nonché provvedimenti volti a ridurre la stigmatizzazione. Inoltre, la CFIG raccomanda di agire sul piano delle condizioni sociali favorendo i legami sociali e l’appartenenza a un gruppo, la prevenzione del bullismo e di ogni forma di discriminazione, come pure la riduzione dei fattori di stress legati al rendimento o ad eventi ansiogeni esterni.
“Poiché la maggior parte dei problemi psichici si sviluppa nelle fasi delicate dell’infanzia e della gioventù andando a incidere negativamente sullo sviluppo, più presto si inizia ad attuare misure preventive, più queste potranno essere efficaci” (p. 17)
La CFIG raccomanda di coinvolgere attivamente i giovani nello sviluppo, nell’attuazione e nella valutazione dell’offerta. L’obiettivo è garantire che le misure siano adeguate ai bisogni specifici degli interessati in termini sia di contenuto che di struttura
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