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Consiglio federale: Tutelare meglio i minori dalla violenza nell’educazione

Il Consiglio federale intende sancire espressamente per legge il principio dell’educazione non violenta. Nella seduta del 13 settembre 2024, ha preso atto dei risultati della consultazione sulla pertinente modifica del Codice civile e ha adottato il relativo messaggio all’attenzione del Parlamento.


Foto: mihakonceptcorn / Adobe Stock

La normativa proposta impone esplicitamente ai genitori di educare i figli senza ricorrere alla violenza, intende inoltre migliorare l’accesso alle offerte di consulenza per genitori e figli.


Il diritto vigente vieta già ai genitori di ricorrere alla violenza nell’educazione dei figli. In particolare il diritto penale e le disposizioni sulla protezione dei minori del Codice civile tutelano i figli dalla violenza in famiglia. Ora il Consiglio federale e il Parlamento intendono sancire anche espressamente per legge il principio dell’educazione non violenta (mozione 19.4632 Bulliard-Marbach).


Nell’estate del 2023, il Consiglio federale ha posto in consultazione (risposta di Alleanza Infanzia, in tedesco) la pertinente modifica del Codice civile (CC). Nella seduta del 13 settembre 2024 ha preso atto dei pareri, per lo più positivi, espressi in sede di consultazione e ha adottato il messaggio all’attenzione del Parlamento.

La nuova disposizione del CC funge da principio guida e lancia un chiaro segnale alla società: la violenza nell’educazione e in particolare le punizioni corporali o altri trattamenti degradanti nei confronti dei minori non sono tollerati. Nel contempo, il Consiglio federale sottolinea che l’autonomia dei genitori nell’educare i propri figli sarà preservata e non propone alcun metodo educativo specifico.


Migliorare l’accesso alle offerte di consulenza e sostegno

Il Consiglio federale propone invece di potenziare la prevenzione ampliando le attuali offerte di consulenza e aiuto a bassa soglia per genitori e figli che in parte differiscono da regione a regione e migliorandone l’accesso. I Cantoni provvedono affinché, in caso di difficoltà in ambito educativo, gli interessati abbiano a disposizioni sufficienti consultori e altre offerte di sostegno. L’obiettivo è offrire consulenza alle famiglie in ambito educativo e, se occorre, contribuire a superare i conflitti.


Allo scopo di ottenere l’effetto auspicato, il Consiglio federale intende accompagnare l’entrata in vigore della modifica di legge con misure di informazione e sensibilizzazione su scala nazionale cui parteciperà anche la Confederazione.


(Fonte: Comunicato stampa, 13.09.2024)


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